Prima Visita e Preventivo

Eseguiremo esami radiografici digitali, fotografie e impronte ottiche. Al termine della prima visita, presenteremo un piano di trattamento dettagliato. Se necessario rimanderemo la presentazione a un secondo appuntamento per identificare le cause dei problemi ed essere sicuri di proporre la migliore soluzione terapeutica.

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Bite - Trattamento per bruxismo

bite-bruxismo Anzola dell'Emilia (Bologna)

Serrare, stringere o digrignare i denti è un atto che fa parte delle normali funzioni della bocca, che si riassume in un’unica parola: bruxismo. Questa abitudine, in alcuni casi, può condurre a danni considerevoli, e si manifesta particolarmente durante il sonno.

In modo inconsapevole durante la notte e ancor di più durante periodi della vita che risultano particolarmente stressanti, il bruxismo può essere foriero di una serie di problemi per tutta la bocca. 

Può tuttavia manifestarsi anche di giorno e porta a un costante contatto fra i denti dell'arcata dentale superiore con quelli dell'arcata dentale inferiore.

Il prolungarsi di questa condizione, conduce a un sovralavoro e a una infiammazione dei muscoli masticatori.

Il bruxismo, associato a fattori predisponenti che interessano l’articolazione temporo-mandibolare, può condurre a sintomi  anche articolari, come dolori nella zona dell'orecchio, incoordinazione nei movimenti di apertura e chiusura della bocca, rumori come click e scrosci.

Il bruxismo è fondamentalmente una delle tante modalità che il corpo dell’uomo moderno adotta per scaricare lo stress, in pratica  è come se facesse una salutare passeggiata o una qualche altra attività motoria di scarico delle tensioni corporee.

Quindi bruxiamo per scaricare le tensioni latenti, dissipandole attraverso l’interfaccia dentale, tra i denti superiori, fissi al cranio, e quelli inferiori che sono mobili in quanto collegati alla mandibola.

Il Bruxismo negli ultimi anni è in aumento e molti studi correlano infatti l’attività del bruxismo allo stress. 

Lo stress stimola il sistema immunitario e il sistema nervoso autonomo. Essi producono, tentando di adattarsi a questo nuovo stato di stress, alcuni ormoni che, a loro volta, producono effetti come stanchezza, ipertensione, mal di testa. 

Quindi più siamo stressati più immettiamo in circolo sostanze endogene che possono alla lunga risultare pericolose.

Il bruxismo in questo senso ha un'azione compensatoria, in quanto impedisce un aumento incontrollato di queste sostanze. Insomma fa in modo che questo incremento venga gestito meglio, come se queste sostanze venissero diluite.

In questo senso altre attività regolatorie dello stress sono tutte quelle legate alle abitudini di una sana dieta, di un sonno ristoratore e di una regolare attività fisica

Il bruxismo dunque ha un compito regolatorio e non  è quindi una brutta malattia

Anche nel bambino il bruxismo ha un compito, molte mamme chiedono: “perché i bimbi strisciano i dentini a tal punto che si sente il rumore?”

Allo stesso modo degli adulti, i bambini bruxano per scaricare i loro piccoli conflitti emotivi, costituiti ad esempio dai primi divieti ricevuti dai genitori o dai diverbi con i fratelli e i compagni, nei contesti della famiglia e della scuola.

Ma a differenza degli adulti, il bruxismo dei bambini è quasi sempre molto favorevole, in quanto è formativo per le strutture dei mascellari, dei muscoli e delle articolazioni. In pratica aiuta le forme a strutturarsi nel miglior modo possibile, perché attraverso il carico masticatorio, queste sviluppano tutto il potenziale genetico.

Tornando agli adulti, i principali attori in gioco nel bruxismo sono i muscoli, in particolare quelli che collegano la mandibola al cranio e tra questi ve n'è uno in particolare che incornicia l’angolo inferiore del volto, chiamato massetere che può arrivare a schiacciare con forze in massima tensione pari a 100-150 kg.

A volte un drastico peggioramento della qualità della vita può dipendere da dolori invalidanti, a collo, spalle e testa dovuti al continuo affaticamento dei muscoli masticatori ad essi collegati. In un un circolo vizioso, possono manifestarsi anche sintomi psicologici come ansia, nervosismo e depressione.

Si può procedere , in un primo tempo, anche alla somministrazione di farmaci antinfiammatori che, tuttavia, intervengono solo sul sintomo e non direttamente sulla causa.

Ricapitolando, nell'adulto il bruxismo, se da una parte aiuta le persone a gestire lo stress, dall'altra,  può comportare conseguenze come:

  • Consumo generalizzato dei denti;  
  • Ipersensibilità o frattura di alcuni di essi;
  • Dolori muscolari;
  • Dolori all’articolazione temporo-mandibolare;
  • Dolori a distretti vicini come il collo e l’orecchio. 

Cosa si può fare affinche le forze generate dal bruxismo non diventino dannose e non ecologiche nella nostra bocca?

Osservare e diagnosticare è sempre il primo passo. Dopo un'attenta anamnesi si effettua la palpazione dei muscoli masticatori e si osserva la dinamica dei movimenti della mandibola.

Si predispone una valutazione radiografia intra ed extraorale e si ottengono dei modelli di studio tridimensionali attraverso uno scanner intraorale per visualizzare insieme al paziente i fattori che possono contribuire al suo stato.

Esami strumentali molto importanti sono la panoramica (ortopantomografia) e la radiografia laterolaterale (cefalometria) per individuare la classe scheletrica del paziente.

Un altro esame molto semplice quanto preciso e ricco di informazioni per il dentista è il brux checker, un foglio di meno di 0,1 mm di spessore stampato sulla forma dell'arcata superiore che indossato di notte e/o di giorno permette di osservare, in base ai segni lasciati su di esso dai denti, i percorsi occlusali individuali del bruxismo del nostro paziente.

Successivamente una volta ricostruito il percorso clinico del paziente e  fatta la diagnosi si può scegliere di:

  • Eliminare tutti quei fattori che scompensano la bocca (ad esempio intervenendo su vecchi lavori protesici che interferiscono nelle basilari funzioni del parlare e del masticare, oppure estraendo un dente del giudizio infiammato e che interferisce in occlusione).
  • Intraprendere con il paziente un percorso relativo ai comportamenti, facendo esercizi per rilassare i muscoli e cambiando consapevolmente l'abitudine di serrare forte i denti durante la fase diurna della giornata.
  • Prescrivere un bite, un leggero cuscinetto trasparente per proteggere i denti ,la cui costruzione va personalizzata.
  • Entrare, se si risponde ai requisiti e ce n'è l'indicazione, nel programma BRIDA di Reabilito, (bilanciamento riabilitativo delle arcate).

Oggi è superata la tecnica del molaggio selettivo, che consiste nel limare alcune zone dei denti. Sottrarre sostanza ai denti non è la soluzione.

Questa forte eliminazione di sostanza dentale è operata proprio dal bruxismo, come espediente per eliminare interferenze che si oppongono al libero movimento della mandibola, innescando un circolo vizioso che può comportare un completo appiattimento della dentatura.

Quando ce ne sia l'indicazione, cioè quando il bruxismo è accompagnato anche da malocclusioni, mancanza di denti (insufficienza occlusale) e usure dentali severe, si procede alla risoluzione di questi problemi attraverso il bilanciamento riabilitativo delle arcate, il programma BRIDA di Reabilito, che ripristina le corrette posizioni e forme dei denti attraverso il loro spostamento e aggiungendo sempre volume alla sostanza dentale, piuttosto che impoverirla con tecniche come il molaggio.

La costruzione tridimensionale di tutta la dentatura avviene in questo modo nel più totale rispetto dei tessuti della bocca, attraverso tutte le branche dell'odontoiatria, in particolare la conservativa e l'ortodonzia e, nel caso in cui manchino delle unità dentali fondamentali per il supporto e il bilanciamento dei carichi occlusali, l'implanto-protesi.

I nostri denti sono veri e propri organi e hanno forme specifiche per la funzione che devono svolgere.

Insomma, esiste una forma che è la migliore possibile per il nostro corpo, che è in grado di sopportare il bruxismo, affinchè non sia più così distruttivo, e allo stesso tempo supportarlo nella sue svariate funzioni di masticazione, di fonesi, di respirazione e infine proprio in quella di gestione dello stress. 

Può essere opportuno anche l’uso del bite, in particolar modo per quanto riguarda il bruxismo notturno che è assolutamente incontrollabile.

Il bite è un dispositivo rimovibile, realizzato in resina trasparente, che viene inserito su una delle due arcate dentali, di preferenza quella inferiore, per ridurre innanzitutto i danni causati dal contatto e sfregamento dentali continui e intensi, quindi non fisiologici.

In questo modo il contatto avviene solo fra i denti e il bite, di natura più morbida, impedendo così l’usura e i danni dentali.

Inoltre attraverso la stessa superficie del bite costruita in modo opportuno, la mandibola è come se venisse guidata nei movimenti durante il bruxismo, impedendo così il logoramento dell’articolazione temporo-mandibolare e la contrattura muscolare.

Utilizzando il bite, che deve essere personalizzati sulla dentatura del paziente (quelli già pronti venduti in farmacia sono altamente sconsigliati) è possibile preservare le diverse strutture coinvolte nel bruxismo. Realizzato in materiale trasparente, elimina l’ imbarazzo di doverlo portare in vari momenti della giornata.

Il bruxismo, come visto, può coinvolgere quindi tantissime strutture della bocca: l’articolazione temporo-mandibolare, i muscoli e i denti con i loro tessuti di supporto.

Oggi è stato chiarito il suo ruolo preponderante nei disturbi temporo-mandibolari.

Gli interventi con il bite oppure il programma BRIDA con le procedure conservative, ortodontiche e protesiche, dal momento che sono eseguiti all'interno di una diagnosi funzionale rispettosa  del principio della forma-funzione, riescono a risolvere il problema con efficacia, restituendo al paziente il benessere perduto.

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