Chirurgia Orale
Malattie parodontali, come piorrea e gengivite, ma anche problemi estetici e funzionali, quale il sorriso gengivale, rappresentano il genere di problematiche per le quali è bene ricorrere a degli interventi di chirurgia orale.
Quando parliamo di chirurgia, specialmente quando questa interessa il cavo orale, i pazienti risultano spesso molto spaventati, poiché temono la possibilità di provare dolore durante le procedure. Questa paura nasce però dalla disinformazione sull’argomento, che oggi cercheremo di abbattere.
Che cos’è la chirurgia orale?
Possiamo definire la chirurgia orale come l’insieme di tecniche medico-chirurgiche messe in atto con l’obiettivo di eliminare problemi al cavo orale, per i quali non è possibile ricorrere ad altre soluzioni alternative.
Se quindi un paziente ha un problema che non è risolvibile con trattamenti ortodontici o farmacologici, c’è la possibilità che debba ricorrere alla chirurgia.
Molti degli interventi oggi sono laser assistiti per agevolare la guarigione e evitare qualsiasi decorso post-operatorio fastidioso.
Il laser permette di eseguire il trattamento dei tessuti molli senza ricorrere alle suture ed ha un potente effetto di biostimolazione e di riduzione della carica batterica normalmente presente nella bocca.
Nella frenulectomia trova un'indicazione perfetta: infatti il decorso è rapido e quasi senza alcun sintomo e questo è molto apprezzato, dal momento che è un trattamento molto frequente nei bambini e nei ragazzi, per liberare dai frenuli il corretto movimento della lingua o del labbro.
Tutte le operazioni messe in atto sono sicure ed eseguite sempre sotto anestesia e, dove ce ne fosse indicazione, anche con la sedazione col protossido d'azoto.
Per i più timorosi possiamo servirci anche di una sedazione endovenosa più profonda, ancora più efficace.
Uno degli interventi di chirurgia orale più diffusi riguarda, come abbiamo già visto nella sezione dedicata, l’inserimento dei denti mediante l’implantologia. Un altro tipo di intervento, spesso contestuale all' inserimento di un impianto, è la rigenerazione ossea.
Le estrazioni dentali: cosa sono?
Le estrazioni dentali sono un classico esempio di chirurgia orale. Fra le più frequenti citiamo chiaramente quelle degli ottavi, ossia i denti del giudizio, che quando si sviluppano tendono a rimanere inclusi, quindi intrappolati sotto alla gengiva.
Per quanto in alcuni pazienti la crescita degli ottavi non rappresenti un problema (tant’è che possono essere lasciati in bocca), esistono casi in cui questi stessi denti provocano dolore e creano problemi agli altri elementi dentali (spostandoli, generando accavallamenti dentali e malocclusioni).
Eliminazione delle tasche parodontali
Sempre nell’ambito della chirurgia orale rientrano poi tutti gli interventi che interessano i tessuti parodontali e le gengive.
Durante il trattamento il chirurgo orale rimuove il tessuto infetto a lembi aperti, per poi riposizionare i tessuti e suturarli più in basso in modo da eliminare la tasca parodontale.
Si tratta di un’operazione di incisione e riposizionamento delle gengive in una nuova posizione, messo in atto al fine di eliminare queste tasche (delle vere e proprie sacche dove proliferano i batteri fra dente e gengiva) che si creano nel paziente in caso di malattie parodontali.
Recessioni gengivali e innesti di tessuto molle
Gli innesti di tessuto molle vengono fatti in caso di paziente con recessioni gengivali ormai consolidate da tempo, che quindi non danno segno di voler tornare alla loro condizione precedente.
Le recessioni gengivali sono sostanzialmente uno spostamento dei tessuti molli verso la radice, che tendono a lasciare scoperta la superficie radicolare, dando ai denti un aspetto più “allungato” e innaturale.
Questa condizione porta a numerosi problemi, fra i quali anche quello dell' ipersensibilità dentale.
Gli innesti servono quindi a ricoprire le zone giallastre (tipiche della porzione radicolare del dente) generate dalle recessioni: questi possono essere sia di tessuti prelevati direttamente dal paziente, da alcune zone del suo cavo orale, sia di origine sintetica.
Gengivectomia e gummy smile
In caso di gummy smile (sorriso gengivale), il paziente può ricorrere alla gengivectomia. Il gummy smile è quel sorriso in cui vi è un evidente eccesso di tessuti gengivali, che vanno a coprire una porzione consistente di superficie dentale.
La gengivectomia, pertanto, è l’intervento che elimina questa porzione di tessuti in esubero, per consentire al sorriso di riottenere piena funzionalità e un aspetto più gradevole.
Per maggiori informazioni e per sottoporti ai migliori interventi di chirurgia orale affidati ai dentisti dello Studio Reabilito.
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