Prima Visita e Preventivo

Eseguiremo esami radiografici digitali, fotografie e impronte ottiche. Al termine della prima visita, presenteremo un piano di trattamento dettagliato. Se necessario rimanderemo la presentazione a un secondo appuntamento per identificare le cause dei problemi ed essere sicuri di proporre la migliore soluzione terapeutica.

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Cura della Parodontite o Piorrea con Laser

cura-della-parodontite-o-piorrea-con-laser Anzola dell'Emilia (Bologna)

Se c’è un problema orale particolarmente spiacevole per il paziente è quello di essere ignari di una condizione patologica chiamata parodontite. E' infatti molto frequente che la diagnosi venga fatta tardi. Durante le prime visite dei nostri nuovi pazienti molti non sono a conoscenza dello stato delle loro gengive e quindi non hanno mai intrapreso nessun serio percorso di prevenzione e cura.

Parodontite significa infiammazione delle gengive, batteri che proliferano ed elementi dentali a rischio. La malattia parodontale è una patologia cronica che interessa il 60% della popolazione e il 10% in forme così gravi da condurre alla perdita dei denti.

Può inoltre portare ad altri problemi di salute, tra cui l'incremento del rischio di malattie cardiache, polmonari e cerebrovascolari.

A questo proposito è anche stata trovata una relazione tra la malattia parodontale e il diabete, quest'ultimo divenuto sempre più diffuso come malattia cronica sistemica dei paesi industrializzati.

Infine nelle donne in gravidanza con la parodontite è stata notata una maggiore possibilità di complicanze quali parti prematuri e nascita di bambini sottopeso.

 Ma come possiamo definire davvero la parodontite?

Ai più potrebbe essere nota con il termine piorrea, la parodontite è una malattia di tipo infiammatorio che distrugge i tessuti parodontali.

Questi, normalmente responsabili della stabilità dei denti in bocca, vengono compromessi dai batteri e quindi non garantiscono più al sorriso la sua normale stabilità. Se non curata in tempo, la parodontite può addirittura portare alla perdita dei denti.

Quali sono i sintomi?

La parodontite può essere riconosciuta al manifestarsi di questi sintomi:

  • Rigonfiamento dei tessuti molli: le gengive si infiammano per via della presenza dei batteri
  • Sanguinamento delle gengive: che risultano molto più sensibili del normale
  • Mobilità dentale: che derivano dalla distruzione dei tessuti parodontali

Quali sono le cause della parodontite?

La parodontite è solitamente causata dalla presenza persistente di placca e tartaro sulla superficie dentale che arriva ad accumularsi fino al bordo della gengiva, chiamato solco, al di sotto del quale poi comincia lentamente a insinuarsi fino a invadere il parodonto, il vero e proprio apparato di sostegno dei denti.

L'apparato di sostegno dei denti è il tessuto che circonda e sostiene i denti, è costituito all'esterno dalle gengive e all'interno dall'osso alveolare nel quale sono immerse le radici dei denti. Tra i due fa anello di congiunzione il legamento parodontale, tra le radici dei denti e lo stesso osso alveolare. 

L'infiammazione iniziale, detta gengivite, è ancora reverersibile in quanto non procura danni permanenti all'osso, alle gengive e al legamento.

Se il paziente non effettua con costanza le operazioni di igiene orale che consistono nello spazzolare  con costanza i denti, non tralasciando gli spazi interdentali, rischia che la placca, non rimossa adeguatamente, calcifichi e si trasformi in tartaro.

Il tartaro può essere rimosso solo attraverso sedute di igiene orale professionale, grazie a uno strumento chiamato ablatore che attraverso la generazione di ultrasuoni fa vibrare punte dedicate con movimenti oscillatori.

In questo modo anche i depositi di tartaro più difficili da eliminare vengono staccati dalla superficie del dente e viene stimolata la guarigione della gengiva. 

Altrimenti il rischio è quello di un'invasione da parte dei batteri, che vivono dentro i substrati della placca e del tartaro, verso i tessuti profondi con inizio di una vera e propria parodontite.

Ho la parodontite ma non intendo intervenire: cosa rischio?

La parodontite non va mai trascurata! Chi non si attiva nell’immediato per contrastare la malattia rischia seriamente di andare incontro alla perdita dei denti. 

La parodonitte si manifesta con la formazione delle tasche parodontali, cavità che si creano fra i denti e le gengive a causa dell’infiammazione, e che divengono il covo ideale per la proliferazione batterica.

La cronicità della malattia parodontale è dovuta alla presenza continua di alcune specie batteriche nelle tasche, che causano l'infiammazione cronica della gengiva e dei tessuti dell'apparato di sostegno dei denti.

Questi batteri vivono nella placca e nel tartaro, che pertanto vanno rimossi, se non vogliamo che l'osso e il tessuto parodontale ne continuino a soffrire arretrando e ritirandosi e lasciando così le radici scoperte.

È quindi molto importante essere solleciti nella diagnosi e nella cura della malattia parodontale, poiché solo una tempestiva terapia mirata alle cause e un mantenimento attraverso richiami ben cadenzati sono in grado di arrestarla.

Pertanto, non bisogna solo essere puntuali con la pulizia dei denti a casa, ma anche con gli appuntamenti dal dentista. 

La buona notizia è che una volta fatta la giusta diagnosi dello stadio (che va da 1 a 4 in base alla progressione della malattia) e del grado (ne esitono tre, in base all'intensità), è possibile mettere in atto il programma Perio di Reabilito, un percorso personalizzato per contrastare efficacemente l'avanzare della malattia parodontale fino a arrestarla completamente.

Uno strumento molto utile nella fase attiva di contrasto della malattia parodontale è il laser.

L'utilizzo del laser a diodi è in grado di ottenere due grandi vantaggi: eliminare completamente i batteri in profondità nel tessuto parodontale e stimolare la guarigione dei tessuti.

L'azione del laser coadiuva quello del trattamento volto all'eliminazione del tartaro sottogengiva, operato con lo scaling utrasonico.

Il laser dunque sterilizza le zone oggetto del trattamento e accelera i processi di guarigione dei tessuti provati dalla malattia e dai vari trattamenti delle tasche parodontali, rendendo la convalescenza post-operatoria del paziente meno traumatica.

In studio utilizziamo anche un altro dispositivo, frutto della più recente ricerca in ambito parodontale, costituito da un manipolo che emette un finissimo getto di acqua riscaldata e polveri.

Viene usato seguendo precise linee guida, chiamate anche "Protocollo GBT" (Guided Biofilm Therapy), uno dei più recenti e innovativi utilizzati nella prevenzione.

Questo protocollo si basa sull'efficacia di alcuni tipi di polveri ad azione batteriostatica, che permettono di rimuovere i batteri e i depositi di placca all'interno del bordo gengivale in modo efficace e non invasivo.

L'utilizzo combinato di strumenti come il laser e le polveri del protocollo GBT rende il trattamento della malattia parodontale più semplice ed efficace, riducendo qualsiasi fastidio o effetto collaterale durante la seduta.

La terapia di supporto

Dopo averla arrestata la malattia parodontale va mantenuta sotto controllo perchè permane sempre la predisposizione nel paziente che ne ha già subito le conseguenze in un certo periodo della vita. Quindi va sempre valutata nel tempo la guarigione delle tasche e la loro possibile reinfezione.

In alcuni casi per rendere più stabili i risultati ed avere le gengive sane e adese alle radici dei denti è necessario ricorrere a interventi di chirurgia parodontale come la terapia resettiva e la terapia rigenerativa.

Terapia Resettiva

Questa terapia mira a modificare, come dice il termine stesso, l'architettura dell'osso sovvertita da anni di malattia.

Di conseguenza migliora anche la gengiva che lo ricopre, rendendo i bordi gengivali meno aggredibili dalla placca batterica e facilitando il paziente nell'eseguire più efficacemente tutte le manovre di igiene orale domicilare. La nuova terapia di mantenimento sarà cosi fortemente agevolata.

Terapia Rigenerativa

Quando ci sono alcune particolari condizioni, è possibile addirittura ricostruire l'osso perduto.

La Rigenerazione è una tecnica chirurgica che mira a creare un ambiente idoneo alla cellule osteoprogenitrici, di trasformarsi in nuovo osso.

Anche in queso caso è facilitata la terapia di mantenimento per il paziente, con il vantaggio di conseguire una vera e propria restituzio ad integrum del tessuto di come era prima della malattia. 

I criteri di scelta dell'una o dell'altra tecnica e i grandi risultati che si possono ottenere fanno parte delle competenze del parodontologo che sa come agire per la salvaguardia dei denti e il mantenimento dei risultati nel tempo.

In sintesi, la malattia parodontale è una patologia cronica che richiede un'attenzione costante da parte del paziente, che deve essere educato a riconoscere gli eventuali stati di infiammazione gengivale per prevenire, insieme al dentista e all'igienista, la progressione della malattia.

L'utilizzo di nuovi strumenti come le polveri del protocollo GBT e il laser rappresentano un supporto efficace e migliorativo nel trattamento della terapia parodontale.

La terapia di supporto, da impostare alla fine della terapia, è altrettanto importante perchè stabilizza i risultati e impedisce le possibili recidive.

Per saperne di più sulla malattia e sui vari trattamenti correlati, ti basta contattare i dentisti dello Studio Reabilito.

Se vuoi parlare con la segreteria puoi farlo comodamente telefonando allo Studio Dentistico ReAbilito di Anzola dell'Emilia (Bologna) oppure puoi scriverci cliccando su prenota una visita.

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