Prima Visita e Preventivo

Eseguiremo esami radiografici digitali, fotografie e impronte ottiche. Al termine della prima visita, presenteremo un piano di trattamento dettagliato. Se necessario rimanderemo la presentazione a un secondo appuntamento per identificare le cause dei problemi ed essere sicuri di proporre la migliore soluzione terapeutica.

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Ortodonzia ATM

ortodonzia-atm Anzola dell'Emilia (Bologna)

Scricchiolii, schiocchi e rumori all’apertura della bocca? Senti dei dolori localizzati ai lati del volto? Se la risposta è sì, è proprio il caso di approfondire la questione, perché potresti soffrire di problemi alle articolazioni temporo-mandibolari. Secondo alcuni studi dal 15% al 40% della popolazione soffre di problematiche articolari.

In queste righe parleremo di un argomento spesso poco conosciuto e, per tale ragione, anche sottovalutato dai nostri pazienti, appunto quello delle problematiche alle ATM (articolazioni temporo-mandibolari). 

Che cosa sono le articolazioni temporo-mandibolari?

Le articolazioni temporo-mandibolari possono essere definite quali giunture fra le ossa temporali ai lati del cranio e la mandibola, che contrae questa relazione con il cranio con due processi tondeggianti chiamati condili, posizionati ai lati del viso, davanti al condotto uditivo esterno (orecchio).

Tra queste strutture chiamate capi articolari è posizionato un disco di cartilagine, che permette una migliore connessione e rende in questo modo più fluidi i movimenti della mandibola. I due capi e il disco interposto sono avvolti da una capsula .

Le articolazioni temporo-mandibolari svolgono a tutti gli effetti la funzione di cerniere, che collegano appunto la mandibola al cranio, permettendone tutti i movimenti nello spazio, attraverso una complessa rete di strutture tendinee e neuro-muscolari che si inseriscono sulla capsula.

Al centro dell’attenzione, quindi, c’è la mandibola, con tutte le sue funzioni le quali vengono permesse dalle articolazioni.

Queste articolazioni sono fondamentali perché avvenga un corretto svolgimento dell’attività masticatoria, fonetica,respiratoria, dideglutizione e di postura della bocca.

Quando affette da problemi, infatti, possono addirittura impedire la masticazione dei cibi più consistenti, la fonazione per tempi più lunghi, dal momento che in corrispondenza della capsula che le avvolge possono ingenerarsi dei forti dolori.

Addirittura si può arrivare all'impossibilità di aprire la bocca in maniera naturale con forte dolore associato.

Questa situazione, forse tra le più urgenti e delicate da risolvere per il paziente, chiamata blocco della mandibola (locking articolare acuto), richiede l'intervento di un dentista esperto che può risolvere la situazione con una specifica manovra di sblocco articolare.

Cause più diffuse delle disfunzioni delle ATM

I disturbi temporo-mandibolari possono essere causati da disfunzioni di diverso tipo, concernenti tanto l’articolazione quanto la muscolatura che la circonda.

Nella maggior parte dei pazienti i dolori alle ATM derivano dal fenomeno del bruxismo, quindi da quel vizio involontario di bruxismo laterale e serramento dei denti che colpisce alcuni soggetti nelle ore notturne (i cui effetti negativi possono essere attenuati mediante l’utilizzo di un bite).

In questo senso vanno indagate tutte le abitudini viziate (come l'utilizzo prolungato di chewing-gum), la cattiva postura dovuta al lavoro o specifiche attività sportive che possono influenzare la biomeccanica muscolare e articolare.

Anche i traumi masticatori come di frusta o colpi al mento possono giocare un ruolo nella loro insorgenza. Più di rado, i medesimi sintomi dolorosi possono essere connessi a problemi di artrosi o artrite reumatoide.

Sintomi dei disturbi delle ATM

Fra i principali disturbi delle ATM possiamo citare:

  • Dolore localizzato a livello dell'articolazione
  • Mal di testa
  • Difficoltà o totale impossibilità ad aprire la bocca
  • Schiocchi, scricchiolii o altri rumori al momento dell’apertura della bocca
  • Dolore  al collo e alle spalle
  • acufeni
  • sensazione di non combaciamento delle arcate

 La soluzione ortodontica

Per curare le problematiche a carico delle articolazioni temporo-mandibolari è possibile ricorrere a degli specifici trattamenti ortodontici.

L’ortodonzia, che normalmente si occupa di risolvere i problemi legati alle irregolarità dentali, in caso di disturbi all’ATM, si concentra sulla regolazione del morso, proprio perche è finalizzata all’eliminazione di anomalie che possono costringere la manbibola in una posizione scomoda, non fisiologica.

Questo vale nel rapporto statico dei denti a contatto, situazione che avviene per pochi minuti al giorno durante la deglutizione e per svariato tempo durante il bruxismo (il quale può arrivare a diverse ore, specialmente durante la fase incosciente del riposo notturno).

Il bruxismo è molto impattante sull'articolazione anche per l'intensità, la durata e la direzione dei vettori di forza che si scaricano su di essa. Ciò che sta in mezzo, tra i muscoli in questo anomalo stato di contrazione e le articolazioni temporo-mandibolari, è il morso.

Questo rapporto tra i denti dell'arcata superiore e quelli dell'arcata inferiore, chiamato anche occlusione, ha un ruolo davvero significativo sul modo con cui come questi vettori di forza si scaricano a livello articolare.

Questo concetto è valido anche per quanto riguarda il rapporto dinamico che si instaura tra le arcate, come durante la pronuncia dellle parole, che può durare diverse ore durante l'arco di una giornata.

Ad esempio in presenza di un morso molto profondo pronunciare determinati fonemi (come le sibilanti) che prevedono lo sfioramento degli incisivi, produce una tensione della capsula articolare e un reclutamento muscolare maggiori rispetto a un paziente che presenta un morso regolare.

L'ortodonzia gioca un ruolo fondamentale nella risoluzione dei disordini temporo-mandibolari quando, da una serie di esami strumentali e clinici, viene diagnosticato con chiarezza un sovraccarico meccanico dell'articolazione causato da malocclusioni o anomalie occlusali.

La fase diagnostica prevede un'attenta anamnesi, a cui segue una valutazione dei muscoli masticatori (stato tensivo, trigger point) dell'articolazione (rumori, dolore) e dei movimenti della mandibola (deviazioni, aperture limitate). 

In secondo luogo effettuiamo alcuni esami strumentali semplici come la panoramica (ortopantomografia) e più specifici come la condilografia computerizzata (ovvero lo studio digitale del movimento del condilo della mandibola nello spazio).

Questo è un esame sofisticato che permette di valutare i movimenti di ogni articolazione nei tre piani dello spazio con grande precisione raccogliendo dati utilissimi anche per la successiva fase terapeutica. Può essere infatti indagato il movimento della mandibola sia in senso quantitativo che qualitativo.

Altro esame specifico è la risonanza magnetica dell’ATM, che viene erogato all'esterno presso ambulatori dedicati alla diagnostica.

Questi due esami sono in gradi di offrirci un' idea precisa di come stanno i capi ossei, il disco, i legamenti e di come avviene dinamicamente la funzione articolare e muscolare del sistema craniomandibolare.

Le operazioni chirurgiche, per la cura del medesimo problema, sono invece da noi sconsigliate in quanto non risolutive ,dal momento che non affrontano le cause del problema che risiedono laddove si generano le forze.

Queste infatti solo successivamente si scaricano sulle articolazioni come fossero dei terminali. Inoltre sono decisamente più invasive delle tecniche da noi utilizzate, che hanno l'obiettivo di migliorare il fisiologico movimento articolare.

Vi sono poi molte terapie di tipo conservativo, che mirano a rallentare il progredire dei disturbi, affinché sia possibile contenere il dolore e facilitare la masticazione; pertanto è importante il lavoro sinergico con figure come quelle dell' osteopata o dell'optometrista. 

Ogni paziente è unico e presenta una condizione unica; per tale ragione bisogna effettuare una serie di controlli approfonditi, che permettano di delineare un piano di cura e di riabilitazione ideale.

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