Agenesie Dentali
Quando in ambito dentistico si parla di agenesie dentali si vanno ad indicare quei denti che non sono mai nati all’interno delle arcate del paziente. L’agenesia dentale può infatti essere definita come la mancanza congenita di uno o più denti permanenti, derivante dal mancato sviluppo del follicolo del dente.
Mancata odontogenesi
In caso di agenesia viene meno l’odontogenesi, quindi il processo che consente la formazione degli elementi dentali. Normalmente, questo comincia nei soggetti già intorno ai 6 mesi di vita, per procedere con regolarità fino ai 16 anni con il secondo molare e per finire ai 20-25 anni, con lo sviluppo dei denti del giudizio (ottavi).
In caso di mancata odontogenesi, il paziente deve sottoporsi a delle visite di controllo, perché l’assenza di uno o più elementi dentali dall’arcata può portare a delle conseguenze importanti per tutto il cavo orale.
Quali problemi sono generati dalle agenesie dentali?
I problemi derivanti dalle agenesie dentali possono essere tanto di tipo estetico quanto di tipo funzionale.
Quando le agenesie interessano i denti anteriori, situati nella zona del sorriso che possiamo definire estetica, allora è chiaro che, oltre ai problemi funzionali, il paziente ha a che fare anche con delle insicurezze dettate dalla visibilità.
Ricordiamo come i denti maggiormente interessati da questa anomalia siano gli incisivi laterali dell’arcata superiore.
Se problematica interessa i denti non situati in zona estetica, ossia quelli posteriori come un molare o un premolare, è in grado di inficiare i processi masticatori dei cibi, ma anche provocare la migrazione dei denti vicini per colmare lo spazio, creando così scompensi del piano occlusale e vere e proprie malocclusioni.
Gli altri elementi dentali sull’arcata, essendo in equilibrio dinamico, tenderanno sempre a chiudere gli spazi lasciati liberi dai denti mai nati. Ecco perchè bisogna salvaguardare questi spazi con appositi dispositivi chiamati mantenitori di spazio, in attesa del completamento della crescita delle ossa facciali.
A prescindere dalla tipologia di agenesia, è bene trovare tempestivamente la soluzione personalizzata al singolo caso.
Tipologie di agenesie dentali
- Le agenesie totali: sono molto rare e legate a particolari condizioni patologiche. In questi casi, vi è un’assenza totale dei denti, che chiaramente non può che trovare rimedio in una sostituzione degli elementi mediante delle protesi.
- Le agenesie multiple: sono quelle che prevedono la mancanza di almeno 6 denti.
- Le agenesie parziali: sono così definite quando mancano dall’arcata uno o più elementi (meno di 6 denti).
Le agenesie dentali sono nella maggior parte dei casi di tipo ereditario.
L’importanza dell’intervento
Intervenire subito sulle agenesie, andando a sostituire i denti mai nati, è un ottimo sistema di prevenzione per le malocclusioni, che possono facilmente formarsi in questi casi. Quando infatti sono assenti dei denti dall’arcata, gli altri elementi hanno la tendenza a spostarsi al suo interno per andare a colmare gli spazi vuoti.
Questi spostamenti possono causare degli squilibri fra i denti e fra le due arcate, aspetto che conduce appunto alla formazione di malocclusioni.
Per evitare che si verifichi questa condizione, il dentista può agire in diversi modi:
- Colmare i vuoti lasciati dai denti mai nati con delle protesi fisse (per le quali è però necessario preservare questi spazi, mediante l’utilizzo preventivo di specifici apparecchi per i denti). L’operazione di implantologia permette quindi di fissare delle corone agli impianti osteointegrati, che restituiscono al paziente un sorriso completo e uniforme. Per inserire degli impianti tuttavia è necessario attendere come minimo i 20 anni di età.
- L'altra tecnica usata per sostituire il dente mancante è i quella del Maryland: un dente “sospeso” ancorato tramite una aletta in ceramica alla porzione interna di uno dei denti adiacenti allo spazio. Si ottengono risultati estetici eccellenti, avvalendosi dei migliori materiali e di tecnici esperti nella loro realizzazione.
- La chiusura degli spazi, può avvenire grazie ad un trattamento ortodontico. In questi casi, dentista e paziente concordano la chiusura dei “buchi” del sorriso, possibile con lo spostamento degli altri denti. Si opta per questa modalità di intervento soprattutto in caso di agenesie di molari e premolari, che quindi non interessano la zona estetica del sorriso.
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